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cod. persona: 1699 status di approvazione: public
 
 
Gian Agostino Rivarola
 
Periodo di attività: 1604 – 1627 Sesso: M

Varianti del nome documentate:
- Agostino Rivarola
- Agostino Rivarolo
- Gian Agostino Rivarola
- Giannagostino Rivarola
- Giovanni Agostino Rivarola
- Rivarola

Il 10 giugno 1623 Francesco Pennoni scrisse da Correggio una lettera a Pompeo Avolio dove si diceva debitore del Rivarola per li corami di una stanzia e creditore di dieci soldi per libbra di tutte le monete coniate levate nella zecca di Correggio dal 1622 al 5 giugno 1623.
Il 14 novembre 1623 la Repubblica di Venezia promulgò una sentenza di bando capitale in contumacia contro Gian Agostino Rivarola e Pompeo Avolio quali contraffattori di monete dello Stato veneto (Finzi 1968, cap. 2).
Venne arrestato nel 1623 insieme ad alcuni complici per aver coniato contraffazioni e monete false (Maestri 1909; Bellesia 1995a) e processato a Mirandola per questo traffico (Bellesia 1995b, nota 5 a p. 146).
Il 15 dicembre 1623 venne incarcerato a Correggio insieme a Gian Luigi Franchetti (Finzi 1968, cap. 2).
Nel 1629 il Rivarola venne nuovamente arrestato e di lui non si seppe più nulla (Finzi 1968, cap. 2).


Attività di zecca
Correggio 28 marzo 1620 Maestro di zecca

A seguito della fuga del Toussaint, il de la Ferté accettò come nuovo socio Gian Agostino Rivarola (rogito Francesco Carisi del 1° aprile 1620, che fa seguito a un altro atto del 28 marzo 1620; Finzi 1968, cap. 2).

Dettagli riferimento: data di stipula del contratto di appalto o della concessione
Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
TRAVAINI 2011, I, p. 621

Correggio paulo post 28 marzo 1620 Socio

A causa dei debiti contratti con alcuni personaggi gravitanti attorno alla corte del da Correggio, Nicola de la Ferté fu obbligato a prendere come soci il fratello naturale del conte Siro da Correggio, Cosimo, e Giovanni Lodovico Franchetti, cognato di Cosimo. Tuttavia, dopo pochi mesi di gestione congiunta, il de la Ferté si allontanò o venne allontanato dalla zecca. A seguito di ciò, Giovanni Agostino Rivarola accettò tutti gli oneri della zecca in precedenza assunti dal de la Ferté.

Dettagli riferimento: data di stipula del contratto di appalto o della concessione
Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
TRAVAINI 2011, I, p. 621

Correggio 17 dicembre 1620 Socio

Il 17 dicembre 1620, a rogito Francesco Carisi, il maestro di zecca in carica a Correggio Gian Agostino Rivarola entrò in società con don Cosimo da Correggio, fratello naturale del principe Siro da Correggio, accettando in società Gian Luigi Franchetti, cognato di Cosimo.

Dettagli riferimento: data di stipula del contratto di appalto o della concessione
Fonte: FINZI 1968 cap. 2

Correggio 21 ottobre 1622 Maestro di zecca

Il 5 dicembre 1622, a rogito Francesco Carisi, il principe Siro da Correggio rinnovava a Giovanni Agostino Rivarola, rimasto solo nella conduzione della zecca di Correggio, l'appalto della zecca per altri tre anni a decorrere dal 21 ottobre 1622.

Dettagli riferimento: data di inizio dell'incarico o appalto
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
MAESTRI 1908; TRAVAINI 2011, I, p. 621

Fermo Citazione incerta 1619 (non specificato)

Il Forrer (1902-30, I, p. 67) annota: In 1619, his signature appears also on coins of Fermo.

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 I, p. 67

Ferrara n.s. (1605 c. – 1621 c.) Zecchiere

Un segno di zecca a lui riferibile è attestato su monete emesse dalla zecca di Ferrara durante il pontificato di papa Paolo V (1605-21).

Nome registrato: Agostino Rivarola
Fonte: MUNTONI 1972-73 IV, p. 269

Ferrara 1619 – 1621 Appaltatore

Nome registrato: Giannagostino Rivarola
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 664

Ferrara 1619 Mint-master [EN]

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 I, p. 67

Ferrara 1619 – 1622 Mint-master [EN]

Nome registrato: Rivarola
Fonte: FORRER 1902-30 II, p. 133

Massa di Lunigiana 1604 – 1609 Maestro di zecca

Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 842 (senza specificare il ruolo)
ESPOSITO 2004, pp. 54-55

Mirandola 1617 Maestro di zecca

Al 1617 dovrebbe risalire una bozza di contratto (non datato) con il quale Gian Agostino Rivarola si associava con Marc'Antonio Ghiselli nella conduzione della zecca di Mirandola (Bellesia 1995a, p. 165). L'appalto della zecca era di tre anni a partire dal 1617 (Bellesia 1995, p. 166).

Fonte: BELLESIA 1995a pp. 165-166
BELLESIA 1997a; TRAVAINI 2011, I, p. 892

Mirandola 1623 Maestro di zecca

Nel 1623 si associa inizialmente con Pompeo Avolio nella conduzione della zecca di Mirandola, ma nel settembre dello stesso anno si prendeva come collega Girolamo Donati.

Fonte: BELLESIA 1995a p. 254
TRAVAII 2011, I, p. 892

Mirandola 1 settembre 1623 Maestro di zecca

Il 1° settembre, a seguito di un rogito stipulato a Mirandola, si accorda con Girolamo Donati per la conduzione delle zecche di Mirandola e Tresana.

Fonte: FINZI 1968 cap. 2
BELLESIA 1995a, p. 254; TRAVAINI 2011, I, p. 892

Parma 1614 – 1617 Mint-master [EN]

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 I, p. 67

Parma 5 gennaio 1614 – 1617 Maestro di zecca

Condusse la zecca dal 5 gennaio 1614 al 1617, anno in cui subì un processo per adulterazione monetaria, da cui comunque riuscì a cavarsela.

Fonte: FINZI 1968 cap. 2

Parma 6 gennaio 1614 – 1617 (?) Zecchiere

Le coniazioni ebbero inizio non prima della metà del luglio 1614.

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 986

Parma 1615 Mint-master [EN]

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 II, pp. 58, 255

Tresana 1623 Zecchiere

Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 1200

Tresana 4 giugno 1623 – 1626 Maestro di zecca

Secondo il Bellesia (1995b, nota 5 a p. 146) lavorò probabilmente intorno al 1623, mentre secondo il Ravegnani Morosini (1984, II) nel 1626.
Secondo il Finzi (1968, cap. 2) il 4 giugno 1623 avrebbe ottenuto in locazione la zecca di Tresana. Il 1° settembre, a seguito di un rogito stipulato a Mirandola, si accorda con Girolamo Donati per la conduzione delle zecche di Mirandola e Tresana.

Fonte: FINZI 1968 cap. 2
BELLESIA 1995b, nota 5 a p. 146; RAVEGNANI MOROSINI 1984, II

Tresana 1627 Zecchiere

Nel 1627 il marchese Guglielmo II Malaspina gli concesse di coniare alcune imitazioni di monete estere.

Dettagli riferimento: data di attestazione nel ruolo
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 1200


Segni di zecca
(immagine non disponibile) · A · R · 1604 – 1609

Zecca: Massa di Lunigiana
Fonte: ESPOSITO 2004

(immagine non disponibile) · A · R · 6 gennaio 1614 – 1616

Zecca: Parma
Fonte: BELLESIA 2003 p. 14

(immagine non disponibile) A · R · 1617 – 1620

Zecca: Mirandola

(immagine non disponibile) A. R. Citazione incerta 1619

Il Forrer (1902-30, I, p. 67) annota: In 1619, his signature appears also on coins of Fermo.

Zecca: Fermo
Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 I, p. 67

(immagine non disponibile) A. R. 1619

Zecca: Ferrara
Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 I, p. 67

(immagine non disponibile) A. R. 1614 – 1617

Zecca: Parma
Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 I, p. 67

(immagine non disponibile) A. R. 1615

Zecca: Parma
Nome registrato: Agostino Rivarolo
Fonte: FORRER 1902-30 II, pp. 58, 255

(immagine non disponibile) F. R. 1619 – 1622

Zecca: Ferrara
Nome registrato: Rivarola
Fonte: FORRER 1902-30 II, p. 133

(immagine non disponibile) FR n.s. (1605 c. – 1621 c.)

Utilizzato su monete della zecca di Ferrara durante il pontificato di papa Paolo V (1605-21).

Zecca: Ferrara
Nome registrato: Agostino Rivarola
Fonte: MUNTONI 1972-73 IV, p. 269

(immagine non disponibile) G · A · R · 1617 – 1620

Zecca: Mirandola


Factoids
Provenienza Genova

Fonte: TRAVAINI 2011 I, pp. 621, 1200


Relazioni con altre maestranze di zecca
in società con Nicola de la Ferté 28 marzo 1620

A seguito della fuga del Toussaint, il de la Ferté accettò come nuovo socio Gian Agostino Rivarola (rogito Francesco Carisi del 1° aprile 1620, che fa seguito a un altro atto del 28 marzo 1620; Finzi 1968, cap. 2).

Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Zecca: Correggio
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
TRAVAINI 2011, I, p. 621

in società con Cosimo da Correggio paulo post 28 marzo 1620

A causa dei debiti contratti con alcuni personaggi gravitanti attorno alla corte del da Correggio, Nicola de la Ferté fu obbligato a prendere come soci il fratello naturale del conte Siro da Correggio, Cosimo, e Giovanni Lodovico Franchetti, cognato di Cosimo. Tuttavia, dopo pochi mesi di gestione congiunta, il de la Ferté si allontanò o venne allontanato dalla zecca. A seguito di ciò, Giovanni Agostino Rivarola accettò tutti gli oneri della zecca in precedenza assunti dal de la Ferté.

Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Zecca: Correggio
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
TRAVAINI 2011, I, p. 621

in società con Nicola de la Ferté paulo post 28 marzo 1620

A causa dei debiti contratti con alcuni personaggi gravitanti attorno alla corte del da Correggio, Nicola de la Ferté fu obbligato a prendere come soci il fratello naturale del conte Siro da Correggio, Cosimo, e Giovanni Lodovico Franchetti, cognato di Cosimo. Tuttavia, dopo pochi mesi di gestione congiunta, il de la Ferté si allontanò o venne allontanato dalla zecca. A seguito di ciò, Giovanni Agostino Rivarola accettò tutti gli oneri della zecca in precedenza assunti dal de la Ferté.

Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Zecca: Correggio
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
TRAVAINI 2011, I, p. 621

in società con Giovanni Ludovico Franchetti paulo post 28 marzo 1620

A causa dei debiti contratti con alcuni personaggi gravitanti attorno alla corte del da Correggio, Nicola de la Ferté fu obbligato a prendere come soci il fratello naturale del conte Siro da Correggio, Cosimo, e Giovanni Lodovico Franchetti, cognato di Cosimo. Tuttavia, dopo pochi mesi di gestione congiunta, il de la Ferté si allontanò o venne allontanato dalla zecca. A seguito di ciò, Giovanni Agostino Rivarola accettò tutti gli oneri della zecca in precedenza assunti dal de la Ferté.

Nome registrato: Giovanni Agostino Rivarola
Zecca: Correggio
Fonte: FINZI 1968 cap. 2
TRAVAINI 2011, I, p. 621

in società con Cosimo da Correggio 17 dicembre 1620

Il 17 dicembre 1620, a rogito Francesco Carisi, il maestro di zecca in carica a Correggio Gian Agostino Rivarola entrò in società con don Cosimo da Correggio, fratello naturale del principe Siro da Correggio, accettando in società Gian Luigi Franchetti, cognato di Cosimo.

Zecca: Correggio
Fonte: FINZI 1968 cap. 2

insieme a Nicolò Franchini n.s. (1605 c. – 1621 c.)

Nome registrato: Agostino Rivarola
Zecca: Ferrara
Fonte: MUNTONI 1972-73 IV, p. 269

insieme a Nicolò Franchini 1619 – 1621

Nome registrato: Giannagostino Rivarola
Zecca: Ferrara
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 664

insieme a Nicolò Franchini 1619 – 1622

Nome registrato: Rivarola
Nome registrato (in relazione): Franchini
Zecca: Ferrara
Fonte: FORRER 1902-30 II, p. 133

in società con Marc'Antonio Ghiselli 1617

Zecca: Mirandola
Fonte: BELLESIA 1995a pp. 164-166
BELLESIA 1997; TRAVAINI 2011, I, p. 892

in società con Pompeo Avolio 1623

Zecca: Mirandola
Fonte: BELLESIA 1995a p. 254
TRAVAINI 2011, I, p. 892

in società con Girolamo Donati 1 settembre 1623

Zecca: Mirandola
Fonte: BELLESIA 1995a p. 254
TRAVAINI 2011, I, p. 892

in società con Gianfrancesco Ferrari 5 gennaio 1614 – 1617

Zecca: Parma
Fonte: FORRER 1902-30 II, pp. 187, 254
BELLESIA 2003, p. 14

in società con Gianfrancesco Ferrari 6 gennaio 1614 – 1617 (?)

Le coniazioni ebbero inizio non prima della metà del luglio 1614.

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Zecca: Parma
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 986

insieme a Gianfrancesco Ferrari 1615

Nome registrato: Agostino Rivarolo
Nome registrato (in relazione): Giovanni Ferrari
Zecca: Parma
Fonte: FORRER 1902-30 II, pp. 58, 255

in società con Girolamo Donati 1623

Zecca: Tresana
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 1200


altre informazioni:

schede che puntano qui

Pompeo Avolio
Cosimo da Correggio
Nicola de la Ferté
Girolamo Donati
Gianfrancesco Ferrari
Giovanni Ludovico Franchetti
Nicolò Franchini
Marc'Antonio Ghiselli


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