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cod. persona: 3016 status di approvazione: public
 
 
Luigi Ram
 
Periodo di attività: 1528 – 1547 Sesso: M

Varianti del nome documentate:
- Luigi Ram
- Luise Ram


Attività di zecca
L'Aquila 1528 – 1547 Maestro di zecca

Apportò molte innovazioni negli uffici della zecca di Napoli e L'Aquila, ampliando le officine nel 1534 (ASNa, Cedola 7 settembre 1534, n. 95 ret.: Luise Ram Conte di S.ta Agata r.o. m.ro di zecca delle monete di napoli pl. ampliamento di dette officine ducati 1200, come riportato in Prota 1914, nota 1 a p. 14).
Nel 1547 fu sostituito nella conduzione di queste due zecche a seguito della cattiva amministrazione (ASNa, Repertorio degli Esecutoriali, folio 290: M.ro Giov. Battista Ravaschiero de Napoli succede l'officio di m.ro di zecca della città di Napoli et della città dell'Aquila mancado (sic) per male adempienza del conte di S.ta Agata, come riportato in Prota 1914, nota 2 a p. 14). Secondo il Prota (1914, p. 14) le ragioni di questa sostituzione andrebbero ricercate nel fatto che il Ram si sarebbe approfittato di molto denaro della zecca, soprattutto delle paghe dovute ai maestri coniatori, come risulterebbe da una capitolazione del 28 marzo 1546 (AdSNa, Cedola Aragonese anno 1534, n. 24, come riportato in Prota 1914, nota 3 a p. 14.

Fonte: PROTA 1914 pp. 13-14
TRAVAINI 2011, I, p. 483

Napoli 1528 – 1547 Maestro di zecca

Apportò molte innovazioni negli uffici della zecca di Napoli e L'Aquila, ampliando le officine nel 1534 (ASNa, Cedola 7 settembre 1534, n. 95 ret.: Luise Ram Conte di S.ta Agata r.o. m.ro di zecca delle monete di napoli pl. ampliamento di dette officine ducati 1200). Nel 1547 fu sostituito nella conduzione di queste due zecche a seguito della cattiva amministrazione (ASNa, Repertorio degli Esecutoriali, folio 290: M.ro Giov. Battista Ravaschiero de Napoli succede l'officio di m.ro di zecca della città di Napoli et della città dell'Aquila mancado (sic) per male adempienza del conte di S.ta Agata, come riportato in Prota 1914, nota 2 a p. 14). Secondo il Prota (1914, p. 14) le ragioni di questa sostituzione andrebbero ricercate nel fatto che il Ram si sarebbe approfittato di molto denaro della zecca, soprattutto delle paghe dovute ai maestri coniatori, come risulterebbe da una capitolazione del 28 marzo 1546 (ASNa, Cedola Aragonese anno 1534, n. 24, come riportato in Prota 1914, nota 3 a p. 14).

Fonte: PROTA 1914 p. 14
TRAVAINI 2011, I, p. 483

Napoli 14 gennaio 1528 Maestro di zecca

Assume la direzione della zecca il 14 gennaio 1528 dopo aver acquistato l'ufficio per 4.000 ducati per la durata della sua vita, con facoltà di essere sostituito.

Dettagli riferimento: data di inizio dell'incarico o appalto
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931

Napoli 31 agosto 1528 Maestro di zecca

L'acquisto della zecca fu ratificato con apposito privilegio di Carlo V d'Asburgo del 31 agosto 1528.

Dettagli riferimento: data di ratifica dell'incarico o appalto
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931

Napoli 1543 – 1544 o 1545 Maestro di zecca

Nel 1543, dopo l'assoluzione dall'accusa di "malversazione", torna a occupare la sua carica in zecca, mantenendola fino al 1544 o al 1545.

Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931

Napoli 16 aprile 1546 Maestro di zecca

Con decreto del 16 aprile 1546 fu sospeso dall'ufficio di maestro di zecca e detenuto nelle carceri della Gran Corte della Vicaria per avere indebitamente percepito denaro nella fabbricazione delle monete.

Dettagli riferimento: data di sospensione dell'incarico o appalto
Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931


Segni di zecca
32 A 1528 – 1547

Zecca: Napoli
Fonte: PROTA 1914 p. 14

664 R 1547

Zecca: L'Aquila
Fonte: PROTA 1914 p. 13
TRAVAINI 2011, I, p. 483

664 R 1528 – 1547

Zecca: Napoli
Fonte: PROTA 1914 p. 14
TRAVAINI 2011, I, p. 931


Factoids
Accusa accusato di cattiva gestione

Secondo il Prota (1914, p. 14) avrebbe sottratto denaro destinato alle paghe dovute ai maestri coniatori.

Fonte: PROTA 1914 p. 14
TRAVAINI 2011, I, p. 483

Condanna Emessa sentenza in merito all'accusa di aver percepito denaro nella fabbricazione delle monete 3 giugno 1547

Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931
BOVI 1963

Detenzione Detenuto a Castelnuovo, sospeso per "malversazioni" 11 ottobre 1542

In data 11 ottobre 1542 risulta detenuto.

Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931

Detenzione Detenuto nelle carceri della Gran Corte della Vicaria per avere indebitamente percepito denaro nella fabbricazione delle monete 16 aprile 1546

Con decreto del 16 aprile 1546 fu sospeso dall'ufficio di maestro di zecca e detenuto nelle carceri della Gran Corte della Vicaria per avere indebitamente percepito denaro nella fabbricazione delle monete.

Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931

Nobiltà Conte di Sant'Agata

Fonte: PROTA 1914 p. 13
TRAVAINI 2011, I, pp. 483, 931

Occupazione Reggente generale della Tesoreria Aragonese

Fonte: PROTA 1914 p. 13

Processo Risoluzione della causa a suo favore 1543

La causa legata all'accusa di "malversazione" che lo aveva condotto in prigione si risolse in suo favore, e poté tornare a rioccupare la sua carica in zecca.

Fonte: TRAVAINI 2011 I, p. 931


Relazioni con altre maestranze di zecca
vedi anche Giovan Battista Ravaschiero

vedi anche Michele Regnant


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Giovan Battista Ravaschiero
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